RUBRICA DELLA SALUTE
FisioPro Correggio
La pubalgia è un sintomo comune negli atleti, in particolare in
quelli che svolgono sport in cui si deve calciare un pallone ed in cui si
richiede continui cambi di direzione e velocità. La casistica sportiva nella
letteratura internazionale riporta un’incidenza media nei vari sport dal 5 al
15% di tutti gli infortuni.
I calciatori, i tennisti e i
rugbisti sono le vittime favorite di questa affezione, poiché i gesti tecnici
sport specifici che costantemente effettuano e gli intensi carichi di lavoro
procurano forti squilibri a livello del bacino con successive alterazioni
funzionali.
Le lesioni a livello dell’anca sono frequenti nel calcio e i
giocatori con bassa forza adduttoria sembrano essere a rischio di lesioni. Ecco
un grande esercizio per aumentare la forza degli adduttori.
Gli
adduttori dell’anca, che comprendono l’adduttore lungo, breve, grande, il
pettineo ed il muscolo gracile, sono gruppi muscolari che agiscono sulla
sinfisi pubica e disfunzioni di questi gruppi muscolari, con i rispettivi
tendini possono essere responsabile di una sintomatologia dolorosa
pubica. L’adduttore lungo è il muscolo che maggiormente puà andare
incontro a lesione. Isolati infortuni all’inserzione del retto addominale
si possono verificare, presentando un quadro clinico isolato o in concomitanza
ad una lesione adduttoria (sindrome retto – adduttoria). I sintomi in questo
caso sono esacerbati dall’esercizio con un quadro clinico che spesso ci
mostra punti di dolorabilità a livello del complesso aponevrosico prepubico o
dolore alla contrazione degli adduttori. La risonanza magnetica rappresenta il
GOLD STANDARD . Il trattamento in questo caso degli adduttori e del
retto, attraverso programmi di rinforzo muscolare gradualmente
distribuito è fondamentale.
Le lesioni muscolari degli hamstring (H, FLESSORI DEL
GINOCCHIO) rappresentano il 16% circa degli infortuni nei calciatori
amatoriali, con una conseguente assenza dalle competizioni e un elevato rischio
di recidiva. Nei calciatori, la flessibilità degli H è spesso misurata per
determinare il rischio di una lesione muscolare, ma l’eventuale relazione tra questo fattore di rischio
potenzialmente modificabile e le lesioni di questi muscoli non è ancora chiara.
Attaverso un
recente studio si è voluto indagare la relazione tra la flessibilità degli
H e le lesioni muscolari di questi muscoli in 450 calciatori amatoriali.
Per misurare la flessibilità degli H, i calciatori inclusi nello
studio hanno effettuato il sit-and-reach test (SRT) supervisionati
da un componente dello staff medico della società di appartenenza. Il SRT è un
test valido e affidabile per misurare la flessibilità degli H. Lo staff medico
ha registrato inoltre le lesioni muscolare degli H nei 12 mesi successivi
all’esecuzione del SRT.
Durante il periodo di studio, sono state riportate 23 lesioni muscolari degli
H. L’analisi dei risultati non ha mostrato alcuna relazione significativa tra
la flessibilità (misurata con il SRT) e le lesioni muscolari degli H. Il
livello di significatività non è stato influenzato dai possibili fattori
confondenti (età e lesioni muscolari precedenti).
I risultati di questo studio suggeriscono
che la valutazione della flessibilità degli H non rappresenta una strategia per
identificare i calciatori a rischio di una lesione muscolare.
Quanto
alla prevenzione e/o recupero a seguito di un infortunio, un buon esercizio è
rappresentato dal Nordic hamstring, il quale è risultato essere
efficace nella prevenzione delle lesioni muscolari, MA è
difficile da utilizzare durante le fasi riabilitative, in quanto richiede una
produzione importante di forza. Inoltre, questo esercizio è effettuato con
entrambi gli arti inferiori e l’arto sano potrebbe compensare l’arto
infortunato. Ma, soprattutto, il Nordic hamstring non permette il rinforzo
eccentrico in una posizione di allungamento muscolare, posizione nella quale si
verificano la maggior parte delle lesioni muscolari. Durante la
riabilitazione è quindi importante rinforzare gli hamstring in una posizione di
allungamento, a livello sia del ginocchio sia dell’anca.
Per quanto
riguarda la FORZA, la debolezza degli hamstring è considerata un fattore di
rischio modificabile. Per massimizzare la forza muscolare, processo che
coinvolge aspetti neurali e muscolari, è raccomandato un allenamento con
carichi del 60-70% della ripetizione massimale per gli atleti di livello
basso/medio, mentre con carichi dell’80-100% per gli atleti di alto livello.
Gli
esercizi dovrebbero essere eseguiti con una flessione di anca di circa 80°. Gli
esercizi di rinforzo che includono una flessione di anca (ad esempio eccentric
stiff-leg deadlift, eccentric single leg deadlifts, hamstring catapult,
sprinter eccentric leg curl, eccentric loaded lunge drops, barbell leg curl,
eccentric box drop) potrebbero essere più efficaci rispetto agli esercizi
effettuati con una scarsa o senza flessione di anca (ad esempio, il Nordic
hamstring exercise).
Tuttavia il Nordic Hamstring secondo
uno studio può impedire il 70% di tutte le lesioni nuove e l’85% delle
lesioni ricorrenti. È la cosa più vicina a un vaccino. Chiunque sia coinvolto
in sport dove sono frequenti queste lesioni dovrebbero farlo
Gli esercizi unilaterali sembrano essere
più specifici. Gli esercizi che prevedono una flessione di anca effettuati
bilateralmente determinano un tilt posteriore del bacino, riducendo di
conseguenza lo stress in elongazione degli hamstring.
Per quanto riguarda la FORZA, la debolezza degli
hamstring è considerata un fattore di rischio modificabile. Per
massimizzare la forza muscolare, processo che coinvolge aspetti neurali e
muscolari, è raccomandato un allenamento con carichi del 60-70% della
ripetizione massimale per gli atleti di livello basso/medio, mentre con carichi
dell’80-100% per gli atleti di alto livello.
Gli
esercizi dovrebbero essere eseguiti con una flessione di anca di circa 80°. Gli
esercizi di rinforzo che includono una flessione di anca (ad esempio eccentric
stiff-leg deadlift, eccentric single leg deadlifts, hamstring catapult,
sprinter eccentric leg curl, eccentric loaded lunge drops, barbell leg curl,
eccentric box drop) potrebbero essere più efficaci rispetto agli esercizi
effettuati con una scarsa o senza flessione di anca (ad esempio, il Nordic
hamstring exercise).
Gli
esercizi unilaterali sembrano essere più specifici. Gli esercizi che prevedono
una flessione di anca effettuati bilateralmente determinano un tilt posteriore
del bacino, riducendo di conseguenza lo stress in elongazione degli hamstring.
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