RUBRICA DELLA SALUTE
FisioPro Correggio
COME
COMBATTERE IL DOLORE CRONICO ALLA SCHIENA?
Le
mobilizzazioni e le manipolazioni sono largamente utilizzate per migliorare la
sintomatologia dei pazienti con dolore cronico alla schiena. Rimangono tuttavia
domande sulla loro efficacia, sul dosaggio, la sicurezza e come tali approcci
sono così largamente utilizzati.
Scopo: Questo studio ha come scopo il
determinare l’efficacia e la sicurezza di varie manovre di mobilizzazione e
manipolazione per il trattamento del dolore cronico al rachide.
La prevalenza di dolore alla schiena nella popolazione degli Stati
Uniti è stimata nell'84%.
La prevalenza di dolore CRONICO alla schiena raggiungerebbe
il 23%, causando disabilità nell'11-12% della popolazione. Una recente
revisione della letteratura che prende in esame il dolore alla schiena
idiopatico (senza cause apparenti), ha rilevato che nei primi 3 mesi il 33% dei
pazienti mostra un recupero, ma dopo 1 anno dalla fase acuta il 65% riporta
dolore.
A causa dei rischi potenziali o apparenti associati, l'approccio
non farmacologico sta diventando popolare. Studi degli ultimi anni hanno esplorato
le evidenze del trattamento del dolore cronico alla schiena, tra cui:
manipolazioni spinali, educazione posturale al paziente, esercizio terapeutico,
stimolazioni nervose transcutanee, laser terapia, yoga. Le modalità manuali
come la fisioterapia, l'osteopatia, incluse manipolazioni e mobilizzazioni del
rachide, sono spesso utilizzate insieme o da sole per trattare il dolore
idiopatico cronico al rachide. Recenti studi suggeriscono, inoltre, che le
manipolazioni e mobilizzazioni del rachide sono valide opzioni per il
trattamento del dolore. L'efficace di tali trattamenti dipende da vari fattori
come durata dei sintomi, come il trattamento è portato avanti, gli obiettivi riportati.
I trattamento manuali risultano comunque più efficaci rispetto ad altre
terapie.
METODI
Criteri di inclusione:
popolazione con dolore al rachide di origine idiopatica; intervento che
prevedeva il coinvolgimento di un fisioterapista che praticava manipolazioni
e/o mobilizzazioni del rachide; trattamento comparato a trattamento placebo/no
trattamento/fisioterapia/terapia fisica;
età > 18 aa; utilizzo di
una scala di valutazione del dolore come la VAS.
RISULTATI
L'età media dei partecipanti
allo studio si aggirava intorno ai 42 anni (29-59 aa), con maggiore incidenza
nelle femmine rispetto ai maschi.
La maggior parte degli
interventi combinati con trust (manipolazioni)/non trust, consisteva in
esercizi. Erano poi inclusi anche stretching, massaggi, educazione terapeutica,
laser terapia.
Sono stati evidenziati
riduzione del dolore e della disabilità nella maggior parte degli studi
utilizzando metodica trust/non trust rispetto ad una semplice attività fisica.
DISCUSSIONE
Le mobilizzazioni e le manipolazioni
sono apparse metodiche sicure. Una piccola percentuale di studi sembra
dimostrare una maggiore efficace delle manipolazioni per i pazienti con dolore
cronico al rachide, con una durata del dolore di 3 mesi o più. Questo
effetto sembra aumentare a 3 e 6 mesi di follow up nella riduzione del dolore
rispetto ad altre attività. Le manipolazioni sembrano anche ridurre la
disabilità.
Se parliamo invece di dolore
con durata maggiore o uguale a 12 mesi, non ci sono evidenze sulle terapie più
efficaci. Le evidenze a supporto
delle mobilizzazioni non sembrano forti come quelle a supporto delle
manipolazioni nel dolore cronico di schiena. Le mobilizzazioni non sembrano
avere maggiore efficacia rispetto ad altre attività fisiche.
Le linee guida EUROPEE raccomandano
manipolazioni e mobilizzazioni per pazienti che soffrono di dolore cronico alla
schiena. Nonostante questo le raccomandazioni che riguardano la terapia manuale
continuano a mostrare variazioni a seconda dello stato o della regione.
Questa revisione conclude che
le evidenze scientifiche sono influenzate dall'eterogeneità della popolazione
in esame e dall'intervento effettuato, dagli obiettivi a lungo termine.
CONCLUSIONI
E' stata riportata una moderata
evidenza che la manipolazione (es. il trust) può produrre una piccola/moderata
riduzione del dolore comparato con altre attività ed esercizi. I trust sembrano
inoltre ridurre la disabilità rispetto ad altri interventi. C'è inoltre una
moderata evidenza che le mobilizzazioni (non trust) abbiano minimi effetti comparati ad altre
attività fisiche in termini di riduzione dell'intensità del dolore e delle
disabilità.
Programmi multimodali sembrano
essere valide opzioni di trattamento.
Manipulation and mobilization for treating chronic low back pain:
a systematic review and meta-analysis
Ian D. Coulter, PhDa,b,c,*, Cindy Crawford, BAa, Eric L. Hurwitz, DC, PhDa,d, Howard Vernon, DC, PhDa,e, Raheleh Khorsan, PhDf, Marika Suttorp Booth, Msa, Patricia M. Herman, ND, PhDa aRAND Corporation, 1776 Main
St, Santa Monica, CA 90407-2138, USA bUCLA School of Dentistry, Box
951668, Los Angeles, CA 90095-1668, USA
cSouthern California University of Health Sciences, 16200 Amber
Valley Dr, Whittier, CA 90604, USA dOffice of Public Health
Studies, University of Hawai‘i, Ma¯noa, 1960 East-West Rd, Biomed D104AA,
Honolulu, HI 96822, USA
eDivision of Research, Canadian Memorial Chiropractic College, 6100
Leslie St, Toronto, ON, Canada M2H 3J1
fUCI Department of Urban Planning and Public Policy, 300 Social
Ecology I, Irvine, CA 92697-7075, USA
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