sabato 16 giugno 2018

PREVENZIONE DELLE LESIONI AL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE, E' POSSIBILE?

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PREVENZIONE DELLE LESIONI AL LEGAMENTO CROCIATO ANTERIORE, E' POSSIBILE?

Le lesioni del legamento crociato anteriore possono fermare una fiorente carriera sportiva o impedire a un giocatore di raggiungere il suo pieno potenziale, a volte possono rappresentare anche la fine della carriera di una carriera sportiva. Inoltre, l'infortunio al LCA ha un alto costo fisico, emotivo e finanziario per l'atleta e cosa molto triste è che un'alta percentuale di lesioni al LCA può essere prevenuta.
La ricerca scientifica afferma che una percentuale tra il 50-70% di lesioni al LCA può essere prevenuta con programmi di prevenzione o con programmi di allenamento neuromuscolare.

Cosa sono i programmi neuromuscolari?
Sono programmi studiati per migliorare la forza, la flessibilità, il controllo, l'equilibrio e la coordinazioe del paziente/atleta. Un tipico programma prevede una serie di esercizi che includa ciascuno dei componenti sopra citati, sono inoltre sport specifici.
I programmi sono generalmente utilizzati come attività di riscaldamento, durano tra i 15 e i 30 minuti e vengono generalmente implementati 2 volte a settimana e prima delle partite.

I programmi neuromuscolari più largamente ricercati sono il PEP e lo SPORTSMETRICS. Entrambi riducono il rischio di lesione del LCA, migliorano i test di performance, come il test di velocità, di agilità, di salto verticale, di forza degli addominali e di massima capacità aerobica.

Storicamente i programmi sono stati ideati e implementati per ridurre il rischio di lesioni al LCA, ma ciò che si sta evidenziato a livello scientifico è che tutti i tipi di lesioni al ginocchio (50%) e agli arti inferiori (22%) possono essere ridotti con l'implementazione di questi programmi. Nonostante questa evidenza, purtroppo gli incidenti si verificano ancora a un ritmo allarmante. La ragione di questo picco nel tasso di infortuni è senza dubbio multifattoriale, ma spesso allenatori, giocatori, genitori affermano di non avere tempo per portare avanti il programma di allenamento. Bastano 15-30 minuti in più per sessione e giocatori, allenatore e team raccoglieranno i frutti con tassi di infortunio più bassi, migliori prestazioni del giocatore, maggiore continuità del team e maggiore successo della squadra.

Cosa accade se non viene effettuato un programma specifico?
Nel caso in cui tutte queste informazioni utili cadano nel vuoto, ci sono certamente atleti "ad alto rischio" che dovrebbero essere identificati durante lo screening pre-stagionale, dovrebbero essere informati che condurre programmi settimanali di allenamento neuromuscolare durante la stagione è un importante fattore preventivo. Questi giocatori sono:
-      giovani di età compresa tra 14-18 anni;
-      maschi di età tra 19 e 25 anni;
(questi gruppi di età hanno la più alta incidenza di lesioni al LCA rispetto a qualsiasi altra fascia di età);
-      quelli con una storia passata di lesione del LCA: è ampiamente documentato in letteratura che la storia passata è un fattore che contribuisce al danno futuro. Inoltre, è stato riscontrato (in soggetti di età inferiore ai 18 anni al momento del danno primario) un tasso di fallimento del 12% al follow-up a 5 anni e il 10% di danno al LCA al lato opposto entro 5 anni;
-      gli atleti con storia attuale o pregressa di dolore all'articolazione femoro-rotulea: si pensa, infatti, che tale dolore sia un precursore del danno al LCA
-      quelli con una storia familiare di lesioni al LCA (madre o padre).

Inoltre, i fattori ormonali (rischio più elevato nella fase pre-ovulatoria) e i giocatori che stanno attraversando una fase di crescita devono essere monitorati regolarmente modificando l'allenamento riducendo, di conseguenza, durante la stagione pre-campionato e la stagione agonistica il rischio di lesione del LCA.
Dalla letteratura, le giovani donne sono costantemente identificate come un gruppo ad alto rischio, è fondamentale pertanto divulgare le conoscenze sulla prevenzione infortuni, per evitare recidive o nuovi infortuni al LCA.

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