domenica 27 maggio 2018

ALLENAMENTO ISOINERZIALE (DESMOTEC) PER LA CURA DELLA TENDINOPATIA ACHILLEA

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ALLENAMENTO ISOINERZIALE (DESMOTEC) PER LA CURA DELLA TENDINOPATIA ACHILLEA



IL TENDINE D'ACHILLE
Le lesioni da sovraccarico al tendine dAchille sono considerate uno dei più comuni disturbi nelle performance sportive amatoriali e professionali. Nella corsa il tendine d'Achille è sovraccaricato ripetutamente con un carico 3/5 volte il peso corporeo. Evidenze scientifiche sempre maggiori mostrano come la tendinopatia sia il risultato di un fallimentare adattamento al carico.
Sono stati riportati cambiamenti nella meccanica del tendine dopo una serie di esercizi specifici.

QUALI ESERCIZI?
L'esercizio eccentrico in particolare è stato uno degli esercizi più analizzati poiché di solito è utilizzato per il trattamento e la prevenzione della tendinopatia achillea. La maggiore performance eccentrica per il tendine d'Achille si ha nell'esercizio heel-drop. Gli squat sono comunemente utilizzati nel trattamento e nell'allenamento e protocolli di allenamento con squat eccentrici sono i più largamente utilizzati nel trattamento della tendinopatia rotulea, con risultati evidenti dopo 12-15 settimane.

SCOPO DELLO STUDIO
Determinare l'effetto di un allenamento di squat eccentrico sul tendine d'Achille durante la corsa.
Partecipanti divisi in due gruppi: 1 gruppo di controllo, 1 gruppo di esercizi eccentrici. I partecipanti nel gruppo di esercizi hanno effettuato allenamenti per 6 settimane (2 volte al giorno: 4 serie da 7 ripetizioni, 2 min. Di riposo) attraverso un macchinario isoinerziale. Tutti i partecipanti hanno inoltre effettuato un'ora di corsa al giorno per tre giorni consecutivi. Un'ecografo è stato utlizzato per valutare cambiamenti nei tessuti prima/dopo gli esercizi eccentrici e durante la corsa.

RISULTATI
Il risultato principale di questo studio è stato che l'allenamento con quat eccentrico ha fornito adattamenti, aumentando la porzione centrale ed inserzionale del tendine. Inoltre, questi adattamenti non hanno apportato un cambiamento significativo nei tessuti  rispetto al gruppo CONT, ma è stato evidenziata una percentuale più alta di neovasi dopo il terzo giorno di running in soggetti che avevano precedentemente eseguito un allenamento eccentrico, se confrontato con il gruppo CONT. 
In conclusione, questo studio dimostra che l'allenamento in squat potrebbe svolgere un ruolo nel fornire adattamenti nell'area di sezione trasversale del tendine d'Achille rispetto ad altri allenamenti eccentrici senza una fase di carico.


ULTRASOUND CHANGES IN ACHILLES TENDON AND GASTROCNEMIUS MEDIALIS MUSCLE ON SQUAT ECCENTRIC OVERLOAD AND RUNNING PERFORMANCE
FERNANDO SANZ-LO ´ PEZ,1 CE ´ SAR BERZOSA,1 FIDEL HITA-CONTRERAS,2,3 DAVID CRUZ-DIAZ,2,3 AND ANTONIO MARTI´NEZ-AMAT 2,3
1ValorA Research Group, Health Sciences Faculty, Universidad San Jorge, Zaragoza, Spain; 2Department of Health Sciences, Faculty of Health Sciences, University of Jae´n, Jae´n, Spain; and 3Research Group CTS-026 “Study Group on Physical Activity, Physiotherapy and Health”, Jae´n, Spain

martedì 22 maggio 2018

SEGNI E SINTOMI DI TENDINOPATIA ACHILLEA


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SEGNI E SINTOMI DI TENDINOPATIA ACHILLEA
  1. TENDINOPATIA DI UNA PORZIONE DEL TENDINE
Il sintomo tipico è dolore localizzato al tendine d’Achille, esacerbato con l’attività, peggiore al mattino ma che migliora dopo appena 5-10 minuti. E’ spesso causato da un sovraccarico dato da attività quali cammino/corsa.
L’ecografia non è particolarmente utile ai fini diagnostici, ma se il dolore è presente alla palpazione in posizione di riposo è probabilmente un dolore riferito al tendine rispetto ad un dolore di tessuti circostanti.


  1. TENDINOPATIA INSERZIONALE
La differenza principale rispetto alla precedente è rappresentata dal sito del dolore, che si presenta a livello distale dell’inserzione del tendine d’Achille (o a livello della tuberosità superiore del calcagno o a livello distale del calcagno). Il comportamento del dolore è simile: rigidità mattutina e miglioramento con il movimento.


  1. BORSA RETROCALCANEARE
I sintomi dolorosi dovuti alla borsa retrocalcaneare possono presentarsi esattamente nella stessa posizione della tendinopatia inserzionale, anche se possono essere più diffusi. La differenza consiste nel dolore irritativo e in sintomi in attività di basso carico (attività in punta di piedi…) e stretching.
Questi sintomi possono essere presenti anche nella tendinopatia inserzionale, reattiva o irritativa e in questo l’ecografia può essere molto utile per differenziare la diagnosi, così come la palpazione. Se è presente un versamento o un ispessimento della borsa alle immagini ecografiche, è probabile che tali fattori siano generatori di dolore e pertanto è opportuno trattarli (la presenza di un piccolo versamento di liquido è comunque presente nella maggioranza della popolazione).
Trattare la borsa appare prioritario sopra e sotto in tendine.

  1. INFIAMMAZIONE DEL PARATENONIO
Spesso si presenta con dolore reattivo o irritativo che permane per giorni dopo l’attività e può essere maggiormente doloroso con attività a basso carico. Spesso il paziente localizza il dolore a livello mediale o laterale del tendine d’Achille che non è tipico della tendinopatia di una parte del tendine. Quando il dolore è localizzato sulla parte mediale può esserci qualche sospetto di infiammazione del tendine plantare.
L’ecografia è in questo caso uno strumento eccellente per riscontrare anomalie del tendine plantare vs versamento a livello del paratenonio vs anomalie di una porzione dell’Achille.

  1. TENDINE PLANTARE
Dolore a livello del tendine plantare stesso o irritazione/compressione a livello della porzione mediale del tendine d’Achille dal tendine plantare. Il dolore al tendine plantare non è molto comune, è un dolore che riguarda un sito specifico a livello mediale dell’inserzione del tendine d’Achille. I sintomi possono comparire ad inizio o fine range in dorsi flessione dalla compressione del tendine. Può essere associato con una maggiore
pronazione del piede in dinamica.

  1. LACERAZIONE PARZIALE
Segni:
  • trauma che il paziente ricordi e sappia descrivere nel dettaglio
  • Dolore acuto post trauma
  • Perdita acuta di forza

  1. SOLEO
Dolore intorno al tendine D’Achille e, ad un’attenta ispezione, in profondità. E’ molto raro. Il principale segno diagnostico differenziale è che il dolore peggiora con l'attività e non migliora con l'attività, simile alla sindrome compartimentale.

  1. CUSCINETTO ADIPOSO
I sintomi spesso riguardano la compressione in dorsi flessione, spesso in presenza di un’asintomatica rigidità tendinea o un tendine plantare anomalo. Di solito è il cuscinetto adiposo intorno alla porzione prossimale / media del Achille che è interessato, piuttosto che più distalmente. Il dolore può essere diffuso, solo mediale e laterale o mediale. La diagnosi è sempre clinica e basata sulla palpazione differenziale del cuscinetto adiposo e del tendine - semplice ma spesso mancata!


Achilles tendon differential diagnosis, with Peter Malliaras & Carly Johnson, Published 07/04/2014





lunedì 7 maggio 2018

MAL DI SCHIENA CRONICO NEI RUNNER...Quali esercizi terapeutici?

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MAL DI SCHIENA CRONICO NEI RUNNER...Quali esercizi terapeutici?


La prevalenza di dolore cronico al rachide nei runners amatoriali è riportato nel 13,6% negli Stati Uniti. Studi scientifici hanno valutato l'effetto di esercizi a stabilizzatori ed estensori lombari, altri invece associavano il dolore cronico del rachide a debolezza muscolare, come l'inibizione degli estensori del ginocchio e la riduzione dell'attivazione degli estensori d'anca. Gli autori hanno ipotizzato che la debolezza dei muscoli del ginocchio ridurrebbe la capacità di assorbimento dello shock al piede, trasmettendo maggiori forze al rachide lombare durante la corsa.

Questo studio è stato condotto per valutare l’efficacia del trattamento del mal di schiena cronico nei corridori amatoriali, comparando  l'efficacia di un protocollo di esercizi agli arti inferiori rispetto ad esercizi convenzionali di rinforzo ad estensori e stabilizzatori lombari, poiché attualmente non esiste un protocollo di trattamento specifico per tale problematica.

Sono stati selezionati 84 runner amatoriali e divisi in 3 gruppi di trattamento: 1. esercizi agli arti inferiori (esercizi di resistenza per la muscolatura di ginocchio e anca, LL group), 2. esercizi per estensori lombari (programma di esercizi di rinforzo degli estensori lombari, LE group), 3. esercizi per stabilizzatori lombari (esercizi di attivazione isometrica dei muscoli stabilizzatori lombari ed esercizi di controllo motorio, LS group) per un periodo di 8 settimane.

Gli obiettivi valutati includevano il dolore percepito, la capacità di corsa, la forza agli arti inferiori, la funzionalità dei muscoli del rachide e il ciclo di corsa. I pazienti sono stati valutati nel periodo pre intervento, a 4 sedute e a fine intervento, successivamente valutati a 3 e 6 mesi di follow up.

Sulla scala funzionale utilizzata (Patient specific functional scale) vi è stato un incremento del punteggio nel gruppo che ha effettuato esercizi agli arti inferiori (LL group), rispetto al gruppo di rinforzo estensori lombari (LE group) e rinforzo stabilizzatori lombari (LS group). Tutti e tre i gruppi sono migliorati nella percezione del dolore. La forza di estensione del ginocchio, poi, era nuovamente incrementata nell’LL group rispetto agli altri due gruppi di trattamento.

LL group ha mostrato un incremento nella lunghezza del passo nella corsa rispetto agli altri, ma tutti e tre hanno mostrato un miglioramento similare nella funzionalità dei muscoli del rachide.

Gli esercizi agli arti inferiori potrebbero rappresentare una nuova opzione nel trattamento della lombalgia cronica dei runner amatoriali, andando a migliorare la capacità di corsa, la forza di estensione del ginocchio e il ciclo della corsa.

Per info e contatti:
www.fisioprocorreggio.it

Fonte: Comparison of Lower Limb and Back Exercises for Runners with Chronic Low Back Pain.


Dolore Cronico: un approccio basato sull’evidenza

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